ALER Bergamo, Lecco, Sondrio: sguardo all’Europa

Per capire che l’aria è cambiata basta osservare gli sguardi delle persone all’uscita dall’ ufficio di Presidenza. Alcuni lucidi, altri dall’espressione rassicurata e dalla stretta di mano sincera. Sono gli occhi degli inquilini delle case Aler, quelli più in difficoltà, con qualche rata indietro e preoccupazioni che tolgono il sonno. Quando arrivano davanti alla porta del presidente, Luigi Mendolicchio, si aspettano il peggio, eforse per questo, restano disarmati trovandosi di fronte una persona disposta ad ascoltarli, a capire e trovare insieme a loro una soluzione al disagio, al pensiero di non aver onorato le spese. Questa è la nuova Aler : prima di tutto la persona .

“Stiamo vivendo un periodo storico difficile e critico, è importante, soprattutto in questo momento di fatica, porre attenzione alle esigenze vere della gente, trovare le parole e le soluzioni adatte per chi proprio non ce la fa”, una persona dai tratti popolari il presidente Aler: “ Il nostro ruolo rimanda ad una responsabilità sociale che non possiamo derogare, dobbiamo fare la nostra parte per uscire dalla crisi nel miglior modo possibile” .

La “nuova” Aler, nata a Gennaio 2015 con l’accorpamento delle sedi di Lecco e Sondrio a quella di Bergamo e che prevede la gestione un patrimonio di quattordicimila case popolari, ha evidenziatoda subito un’ attenzione particolare alla territorialità:“Siamo ancora più convinti che una direzione unica possa garantire un servizio efficace e migliorare le possibili sinergie con le istituzioni territoriali. Stiamo operando in pieno accordo con le istituzioni locali, in particolare con i sindaci dei tre capoluoghi di riferimento, con i quali abbiamo sviluppato progetti utili ai territori: penso all’accordo per la riqualifica dei quasi 300 appartamenti del Comune di Bergamo;ai lavori che si stanno ultimando,nel rispetto dei tempi previsti, dell’immobile di Leccosimbolo della lotta alla criminalità organizzata; all’impegno di Sondrio per la riqualificazione energetica degli immobili”. Aler continua dunque nella sua azione di consolidamento dei rapporti con le filiere e i partner istituzionali, con l’obiettivo di creare tutti insieme un vantaggio competitivo per il sistema dei singoli territori : “Vorrei richiamare l’attenzione anche sul percorso europeo già iniziato lo scorso anno con il progetto Probis – che porterà alla riconversione energetica di due immobili a Treviglio – e avvalorato dalla nuova ed ambiziosa Call “Horizon 2020”, inpartenariato con il Comune di Bergamo, che ci vede impegnati sugli edifici dei quartieri di Carnovali, Malpensata, Colognola e Campagnola. Senza dimenticare la prestigiosa delega che Federcasa Nazionale a conferito ad Aler Bergamo per il progetto sulla responsabilità sociale d’impresa, denominato “Erhin”, a Bruxelles”.

In un momento di così particolare difficoltà anche per i Comuni, Aler ha pensato alle competenze e all’esperienza che gli Uffici Tecnici potrebbero fornire alle amministrazioni locali. In particolare, ad un supporto prezioso per le progettazioni di opere pubbliche, all’affidamento lavori, alla direzione degli stessi, alle funzioni di responsabile del procedimento insieme alla figura di responsabile di sicurezza in fase progettazione e esecuzione delle opere: “ Abbiamo potenziato il nostro ufficio tecnico, anche attraverso il progetto coordinato di collaborazione scientifica: “Stage 20015-2018” che vede come interlocutori i laureandi dell’Università di Bergamo con il Dipartimento di Ingegneria Edile, del Politecnico di Milano, con il Dipartimento di Architettura e Ingegneria delle Costruzioni dell’Ambiente e il Dipartimento Architettura e Studi Urbani; un’operazione che ci consente di tagliare le consulenze esterne (passate dai 400mila euro del 2013 ai 17mila euro attuali) e qualificando maggiormenteil nostro personale con corsi dedicati”.

Resta sempre aperto e costruttivo anche il dialogo con la Regione Lombardia e in particolare con l’assessorato alla Casa, guidato da Fabrizio Sala, che in occasione di un incontro aperto alla stampa non ha mancato di ricordare come “Il progetto Aler di riqualifica di uno stabile confiscato alla mafia (vedi box) resta un esempio di buone pratiche e di assoluto valore d’immagine dei nostri territori anche per una vetrina prestigiosa come quella di Expo 2015”.

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